Cari Booklovers,
Benvenuti in questa nuova recensione de l’arte di correre sotto la pioggia di Garth Stein edito da Piemme.Il presente libro è un libro che non ha riscosso molto successo, almeno in Italia e nelle librerie non se ne parla molto. L’arte di correre sotto la pioggia non è uscito da poco, ma l’ho letto un po’ di tempo fa e volevo presentarlo come recensione. Stein ha deciso di scrivere questo libro pensando alle interazioni che lui e la sua famiglia hanno con il loro cane. I cani non appaiono spesso come oggetto letterario, almeno non come protagonisti delle storie. L’autore ha quindi deciso di sfatare questo mito nel quale si pensa che i cani siano solo personaggi di contorno e ha messo su una storia commovente di tutto rispetto.
- Titolo: L’arte di correre sotto la pioggia
- Autore: Garth Stein
- Editore: Piemme
- Prezzo di copertina: 8,42
- e-book: 7,99
Trama :“Mi chiamo Enzo. Adoro guardare la TV, soprattutto i documentari del National Geographic, e sono ossessionato dai pollici opponibili. Amo il mio nome, lo stesso del grande Ferrari, anche se d’aspetto non gli assomiglio per niente. Però, come lui, adoro le macchine. So tutto: i modelli, le scuderie, i piloti, le stagioni… Me lo ha insegnato Denny. Denny è come un fratello per me. Per sbarcare il lunario lavora in una auto-officina, ma in realtà è un pilota automobilistico, un asso, anche se per ora siamo in pochi a saperlo. Perché lui ha delle responsabilità: deve prendersi cura della sua famiglia e di me, perciò non può dedicarsi interamente alle gare. Eppure è un vero campione, l’unico che sappia correre in modo impeccabile sotto la pioggia. E, credetemi, è davvero difficile guidare quando c’è un tempo da cani: io me ne intendo. Tra noi è stato amore a prima vista. Ne abbiamo passate tante, negli anni che abbiamo trascorso insieme. Ci sono stati l’incontro con Eve, la nascita di Zoe, il processo per il suo affidamento… Ah, ho dimenticato di dirvi una cosa importante: sono il cane di Denny, e questa è la mia storia”
Recensione:
L’arte di correre sotto la pioggia si propone come un libro particolare da leggere. Enzo, nome di un essere umano, assume le sembianze di un cane nel libro di Garth Stein. Fin dalle prime pagine ci rendiamo subito conto che, a narrare la nostra storia, è un amico a quattro zampe. Non un cane qualunque, ma un cane in grado di riflettere sulla sua vita e sugli amici che lo circondano. Enzo vive con il suo padrone Denny e passano la maggior parte delle giornate insieme. Il padrone di Enzo è appassionato di corse automobilistiche e corre in un circuito professionistico. La vita del protagonista umano è un po’ l’incarnazione della noia americana, perché egli non ha ancora trovato un posto nel mondo. Il cane ne seguirà vicende, aiuterà il padrone con consigli e sarà un amico cruciale in momenti particolari.
Denny e io rimanemmo a lungo seduti a osservare la gente che andava e veniva, respirando e basta; non avevamo ancora bisogno di fare conversazione per comunicare.
Un elemento che colpisce fin dalle prime righe è l’umanizzazione che l’autore ha voluto attribuire ad Enzo, considerandolo un membro della famiglia a tutti gli effetti. Sono tante le teorie che prendono in considerazione le interazioni tra gli umani e i cani. Il cane non è più il fedele amico; è l’amico importante, indispensabile, essenziale. C’è in tutte le fasi della vita esattamente, per i più ottimisti, come un essere umano. Il rapporto tra Denny e Enzo colpisce, perché il cane va ad assopire i torpori della vita del protagonista. Non viene presentato come un uomo felice, Denny, all’inizio del romanzo single, sposato con una donna poi.
Enzo faticherà ad accettare il terzo incomodo nella loro relazione, perché per come Stein presenta la storia, l’arte di correre sotto la pioggia è completo con la sola presenza dei due personaggi. Ma, ancora una volta, diventa emblematica la figura del cane che risolve particolari problemi della vita. La vita di Denny sarà costellata di gioie, ma anche di angosce profonde. Dopo il matrimonio di Denny la vita gli riserverà brutte sorprese e sarà lui, nella loro famiglia, ad occuparsi della bambina e di alcuni problemi. Non vorrei svelare troppo di questo libro, però la presenza di Enzo assumerà un’ ambivalenza: cane nelle fattezze, umano nel problem solving quotidiano.
Invito tutti a leggere e comprare questo libro, se amate gli animali non potete farvelo scappare!
Buona lettura,
Alessandra
Bello, ma secondo me Io & Marley è ancora più bello!