- Titolo: Ragazzo Negro
- Autore: Richard Wright
- Editore: Einaudi
- Prezzo di copertina:
- ebook: no
Trama:Un racconto aggrappato alla realtà, “vissuto alla giornata”: la lenta maturazione d’un giovane solo e arrabbiato, avido di conoscere, affamato di parole e di libri. “Ragazzo negro”, quasi un romanzo di formazione, è l’autobiografia simbolica di Richard Wright, scrittore negro nativo del Mississippi, dapprima sguattero, spazzino, spalatore, poi impiegato alle poste, agente di assicurazioni, disoccupato, infine narratore di brevi racconti pagati pochi dollari a cartella. L’esperienza di vivere nelle cose, scoprire le parole come arma di liberazione: il coraggio di progettare la propria esistenza proiettandola verso il viaggio dell’utopia come scelta d’una fuga che non è più passiva sconfitta
Richard Wright: sociologo, testimone di una realtà nera oppressa negli Stati Uniti d’America, intellettuale avverte sulle reali condizioni della sua gente all’inizio del novecento. Ragazzo Negro è un racconto straziante pieno di inquietudini che apre il percorso di un Richard Wright bambino e soffocato da un contesto dove la parola razzismo vigeva quotidianamente. Il racconto parte dall’infanzia del protagonista con un Richard bambino che vive il contesto scolastico bene perché è molto bravo e prolifico negli studi. Purtroppo, all’interno del suo contesto non sono presenti opportunità o possibilità di rivalsa perché è un bambino nero. Si nota subito la spiccata intelligenza e forza d’animo del ragazzo perché, nonostante sia convinto di essere bravo e portato per gli studi, è costretto a fare i conti con una realtà nella quale essere nero significa essere schiavo.
A fortificare questo senso di spossatezza e di difficoltà economiche e morali c’è l’assenza di un padre egoista che smette di occuparsi dei propri figli. Un padre violento simbolicamente e assente dal punto di vista della formazione e della crescita. I genitori si separano e Richard decide di rimanere con la madre, perché il padre non è interessato ad occuparsi di lui o a provvedere per il cibo e per l’istruzione. Le difficoltà economiche non tarderanno ad arrivare, seguite sempre dalla passione e dalla bravura che Richard sa di avere nel mondo dell’educazione. Il contesto scolastico, però, ad un certo punto diventa anche scenario di litigi e di violenze. Le forme di bullismo sfociano in atti di razzismo e di esclusione fra ragazzi.
Richard e la sua famiglia sono costretti a trasferirsi nel sud degli Stati Uniti perché la madre non è in grado di badare ai figli con le spese che incombono su di loro. La sorella della madre e la famiglia sono restii e non molto gentili nei confronti del ragazzo, inizieranno a sorgere i primi dissidi. Nonostante Wright sia disposto a trovare un lavoro proverà sempre ad andarsene e a partire per il nord. Qui mi fermo, altrimenti vi svelo troppo.
Credo che Ragazzo negro sia un libro da leggere per non dimenticare. Farlo sul serio. Tutto ciò che leggiamo, soprattutto se testimoniato storicamente, ci sembra fuorviante o “ormai andato” come qualcosa che ammuffisce in un frigorifero. Ma non è così! Abbiamo il dovere morale di ricordare tutto e di prendere esempio dagli scritti. Sono fermamente convinta che la lettura serva a questo a dare un senso alle cose che ci circondano. Ho provato a leggere altro di Wright, ma è davvero difficile reperire qualcosa. Spero, in futuro, di dedicarmi ad altre letture dell’autore.
Voto: 5/5