
Titolo: C’era una volta il cinema
Autori: Sergio Leone, Noël Simsolo
Editore: Il Saggiatore
Prezzo: 20,40 euro
e-book: 11,99 euro
Alcune cose accompagnano la nostra vita silenziosamente e non siamo neppure in grado di capire perché o come abbiamo fatto a raggiungerle. In questo caso, mi riferisco all’attenzione che ho sempre avuto per il cinema, magari non annoverandola tra le cose più solide della mia vita. Vivendo in un paesino con pochi abitanti in cui diventa difficile stabilire sempre dei contatti, mi sono focalizzata spesso su videogiochi, cinema e letture di libri. Ma il cinema, in un modo o nell’altro, ha sempre accompagnato la mia vita. Nel post di oggi provo a parlarvi di uno dei miei registi preferiti, Sergio Leone, che conosco ormai da anni perché in famiglia abbiamo sempre messo su uno dei suoi film.
Da piccola mi chiedevo il perché dei western, non riuscivo a capire il genere. Crescendo, con uno spirito di critica in più, ho potuto apprezzare scenografia, fotografia, attori, costumi…

Leone è uno dei più grandi registi italiani, mai insignito di un oscar ma sicuramente da considerarsi fra i massimi esponenti del cinema mondiale. Scorsese, Tarantino, Argento e tanti altri cineasti famosi si sono espressi con parole di ammirazione. Singolare il caso di un ragazzo innamorato del cinema che ha diviso in due il settore: gli spettatori innamorati delle sue creazioni e la critica pronta a storcere il naso ogni secondo.
Con la consapevolezza di scrivere in un blog di recensione di libri spero di riuscire a consigliarvi o, perlomeno, ad indicarvi una strada di lettura di “C’era una volta il cinema”. Una lunga intervista compiuta ad opera di un amico del regista che riesce a domandargli delle questioni che non restano solo nell’ambito personale e cinematografico, ma entrano nel vivo dell’epoca in cui il regista ha lavorato. Sono presenti, ad esempio, degli aneddoti del mestiere come vengono effettuati gli ingaggi alle celebrità, come sono nati i grandi capolavori del cinema; il regista presenta dei personaggi d’eccezione come Carmelo Bene, John Ford, una considerazione su Spielberg ma riesce anche ad affievolire gli intoppi della critica legata alle sue opere cinematografiche.
Presenta dal punto di vista esplicativo caratteri dei personaggi e descrizioni personali degli attori quali Lee Van Cleef, Eli Wallach, Clint Eastwood…

Ho apprezzato il modo in cui Leone ha descritto il cinema, fornendo una personalissima considerazione. Gli scenari, i sound, tutto ciò che ha assunto un valore assoluto nelle opere cinematografiche sono frutto di un grande amore per il cinema e di vissuti introiettati e rigirati in atti professionali legati al cinema. Vorrei approfondire di più ciò che ho sempre guardato, ovviamente come una fan e non come una professionista. Ma credo che studiando qualcosa si acquisisca almeno una capacità basilare di critica, oltre alla semplice visione.
Cos’altro potrei dire? Ho apprezzato molto “C’era una volta il cinema” edito Il Saggiatore, un saggio appunto in cui un grande regista come Sergio Leone guida il lettore alla comprensione di un mondo apparentemente scontato e fermo, ma invece dinamico e strutturato.
Voto:
