Recensione Spider-Man Far from Home (probabili spoilers)

Spider-Man Far from Home per gli appassionati del MCU rappresentava un probabile epilogo della terza fase cinematografica, non per me. In tutta onestà, non mi aspettavo nessuna notizia dettagliata sul regno quantico e neppure un ritorno in gran stile di Iron Man sapendo della dipartita del personaggio.

A differenza delle altre pellicole dedicate all’amichevole uomo ragno di quartiere, il nostro eroe si è spostato in varie realtà europee.  Viene presentata  la narrazione come una folata di aria fresca e un nuovo percorso oltreoceano. Mentre Peter cerca di dimenticare le brutte avventure di Endgame , egli  partecipa attivamente a una gita scolastica in compagnia della cottarella MJ. Successivamente,  riceve una chiamata inaspettata da Nick Fury.

Il declino di un potenziale

In Messico sono avvenuti strani casi di attacchi e soprusi ad opera dei “miti”, dei personaggi abnormi e pericolanti. Solo un personaggio di nome Mysterio sembra essere in grado di poter tentare un’alternativa. In un primo momento, il liceale decide di lasciar perdere l’idea di intervenire insieme alla new entry.

Scosso da tutto ciò che lo aveva circondato in mesi precedenti e riceve anche un dono da parte di Stark.

Il regalo consiste in  un paio di occhiali intelligenti, con annessa assistente in grado di avere accesso a tutti i file remoti di Tony Stark. Il liceale riceve tale regalo perché viene presentato come l’erede del signor Stark.

Chiaramente, si tratta di un’azione avventata non solo tentata nell’universo narrativo ma anche perché è lo stesso Parker a rifiutare una responsabilità così grande per la sua età. Sopraggiunge anche un colloquio con il nuovo eroe di turno in cui, non solo decide di consegnare gli occhiali allo stesso, ma il MCU ha ben pensato di creare un dialogo insensato tra i personaggi in cui si parla in modo approssimativo del multiverso.

Secondo il colloquio avvenuto tra Mysterio, lo S.H.I.E.L.D, Fury e Parker il multiverso non è altro che un insieme di cose a caso, giustificate anche dall’avvento di questi mostri che tentano di distruggere l’umanità. Peccato, che neppure trenta minuti dopo si scopre che il multiverso è un’invenzione a forma di ologramma creata dallo stesso traditore Mysterio. Quindi vorrei chiedere alla Marvel cosa ha voluto significare tutto ciò…

Gli errori che non possono essere perdonati

Banalizzare i pochi ambiti scientifici a cui siamo legati: regno quantico e multiverso mi fanno pensare che l’approccio di Spider-Man Far from home voleva essere tirato a caso. Credo anche che la narrazione non abbia nulla a che fare né con il rapporto tra Peter e Tony, ma neppure con un epilogo importante come quello avvenuto in Avengers Endgame. Il tempo materiale è stato poco, il film dell’amichevole Spider-Man di quartiere voleva essere riportato sui toni dell’età adolescenziale del personaggio, ma non capisco il senso di demolire un prodotto di qualità o quantomeno accostarlo.

Purtroppo, sono rimasta delusa da un film che attendevo con ansia pur avendo apprezzato l’interpretazione di Tom Holland e l’imbarazzo costante nella sceneggiatura. Se definiamo il film come una mera continuazione di Homecoming, abbiamo raggiunto un livello accettabile. Ma il tempo in cui è uscito e gli interrogativi che ci siamo posti hanno creato un’enorme confusione.

Voto: 3/5

 

 

Informazioni sull'autrice

Classe 1994, da sempre innamorata della conoscenza e della letteratura. Sono appassionata di studi sociologici e della pallacanestro americana.

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