Quando, sulla pagina Facebook, Einaudi ha pubblicato la traduzione di Ohio ho capito che sarebbe stata una lettura necessaria da affrontare. Già caso letterario nel mondo, il romanzo di Markley stupisce per sincerità e commozione.
Titolo: Ohio
Autore: Stephen Markley
Editore: Einaudi
Prezzo: 19,99 euro
e-book: 9,99 euro
Sinossi:Una notte d’estate, quattro ex compagni di liceo si ritrovano per caso nella città che hanno lasciato da tempo. Raccontando, ciascuno, un pezzo di verità, scopriranno prima dell’alba il segreto che ha segnato le loro vite. È un posto dimenticato da Dio, New Canaan. Dopo il diploma, dieci anni fa, se ne sono andati tutti.
New Canaan non è la classica metropoli americana, anzi rappresenta un piccolo agglomerato di persone che impiega i suoi abitanti in lavori di piccola borghesia. Canaan è un termine ambivalente: ebraico e irlandese. Essa è sita nella triade americana, in Connecticut. Le persone di cui narra l’autore sono quattro giovani ragazzi sviliti e rianimati nelle vicende capitate durante il corso degli anni. Un anno decidono di rientrare tutti a New Canaan per fare i conti con i loro passati. Il personaggio che ho apprezzato di più è stato Stacey, amante della letteratura e omosessuale. Il racconto della presa di coscienza rispetto alla sua identità è molto limpido e puntuale.
Anche Lisa, di cui è sempre stata profondamente innamorata, regala al lettore uno spunto di riflessione attuale. Vi è anche Dan, amareggiato dagli orrori della guerra e consapevole della falsa libertà su cui si ergono sofferenze e i soprusi su popoli marginalizzati. Tina, la ragazza fortunata al liceo, ma sfortunata nella vita. Sono vite “normali”, rese spettacolari dall’occhio di chi le analizza. Rispetto agli altri autori statunitensi, Markley racconta la vita per ciò che è: un susseguirsi di eventi inaspettati e di stralci significativi che delineano volti di solitudine e compassione. Un quadro à la Hopper, per intenderci.
Che cosa succede quando la nostra vita si ferma per un istante o sorgono eventi e equivoci inaspettati? se c’è la volontà di vivere, si avvia un processo di resilienza tale da divenire ciò che la vita decide altrimenti l’angoscia e il blocco divengono permanenti. L’affresco della piccola cittadina è molto più crudo e reale della grande città poiché rianima personaggi e storie di vita apparentemente banali. Ecco, ho trovato molto realistico il racconto; la vita non andrà mai come abbiamo sognato, ma anche nell’ordinario possiamo trovare lo straordinario
Voto: 4,5/5