Enola Holmes

Enola Holmes è un film originale Netflix,tratto dal romanzo di Nancy Springer, tra i più chiacchierati delle ultime settimane. Esso, infatti, riprende i personaggi di Sir Arthur Conan Doyle, focalizzandosi sulla figura femminile di una giovane investigatrice. Ambientato in uno scenario di rivolte, periodo della determinazione per i diritti delle donne, la piccola Enola viene cresciuta dalla madre Eudoria. I fratelli sono lo stimato detective Sherlock Holmes e Mycroft. Due personaggi eccezionali, ma resi marginali nella storia.

Recensione

All’inizio della narrazione, Eudoria lascia la casa in cui vive  con Enola, inspiegabilmente. La ragazzina viene affidata alla tutela del fratello Mycroft il quale appare freddo e scostante. Egli intende affidarla ad un collegio femminile per educande poiché la ritiene rozza. La ragazza, decide di scappare e incontra il giovane lord Tewbury in fuga. Un singolare ragazzo che, per qualche strana ragione, è in fuga dalla famiglia.

Esattamente come Sherlock, Enola è dotata di una grande capacità intuitiva e critica elementi che la rendono particolarmente capace nelle investigazioni. Contemporaneamente al mistero della scomparsa della madre, la giovane investiga anche sulle ragioni della fuga del piccolo marchese. L’interpretazione dei personaggi è abbastanza credibile, forse Mycroft effettivamente è colui che si presta meglio rispetto al personaggio che conosciamo. Mentre Sherlock, interpretato da Henry Cavill, appare troppo belloccio e raffinato per poter richiamare lo Sherlock che conosciamo. Assolutamente poco credibile. Probabilmente,si è scelto Sherlock diverso per poter dare spazio agli altri personaggi. L’investigatore, non è interessato alla vicenda di Enola, neppure alla riforma per i diritti.

La regia ha spiegato il poco interesse di Sherlock, con una costruzione esemplificata del patriarcato, ovvero chi vive già con dei privilegi dalla nascita è difficile che riesca a vedere il bicchiere per intero. In questa fase è tutto molto confuso, poiché le grandi narrazioni scelte per la storia si sgretolano un po’. In fin dei conti, delle lotte femministe sappiamo ben poco; caratteri storici usati solo per mandare avanti il lungometraggio. Tuttavia, analizzando nel complesso i vari elementi, non si tratta di un film fatto male. Anzi, dopo un inizio un po’ forzato il film riesce a interessare lo spettatore.

Voto: 3

 

Informazioni sull'autrice

Classe 1994, da sempre innamorata della conoscenza e della letteratura. Sono appassionata di studi sociologici e della pallacanestro americana.

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