Emblematico il titolo della mia discussione di oggi. Spesso mi chiedono: a cosa potrebbe servirmi un Kindle se posseggo già uno smartphone? La risposta è scontata, quasi quanto l’osservazione che la sussegue. Oppure, che schifo il digitale! Meglio il cartaceo…
Nel primo termine di paragone smartphone vs e-reader dovremmo ricordare la differenza tra i due schermi e la retroilluminazione, eppure a mio avviso nessuno esclude l’altro. Il Kindle permette di fruire comodamente di molti titoli in digitale preservando il lettore dai problemi legati alla vista. Gli ebook readers, infatti, sono pensati per poter permettere a chiunque di leggere evitando ogni inconveniente. Ma non di tratta di soldi; spesso ho letto di differenza economiche abissali che non ci sono,nella realtà, tra cartaceo e digitale. Se parliamo di classici è chiaro che molte licenze copyright sono già scadute e il compromesso per il buon prezzo si trova in entrambi i casi.
Non vale parlare solo e soltanto di risparmio economico, perché chi legge è a conoscenza della falsificazione di questo concetto. In parte potrebbe essere vero, in altri casi scopriremmo una differenza esigua tra il libro cartaceo e il libro digitale. Capita spesso di trovare una differenza di prezzo espressa in centesimi e qualcuno che ribatte: “ma il digitale vale meno del cartaceo”. Falso anche questo.
Un ulteriore elemento di disturbo per molti è la questione del valore. Si pensa che acquistando un libro in digitale si compia un torto nei confronti dell’autore o della carta. Ma non è assolutamente così. Il libro, non è il contenuto, esso piuttosto è un medium che incorpora al suo interno il contenuto astratto dello stesso. Tuttavia, studi scientifici enunciano l’irrinunciabilità di almeno un cartaceo per la nostra capacità tattile e sensoria, non motivabile però con il concetto di valore. Il medium può essere classico o assumere forme digitali. Per gli studiosi di comunicazione, il medium classico poteva essere il quotidiano, poi il tg. Se l’informazione è la stessa ed è di qualità come facciamo a farne un mero discorso di valore inteso come quantità e importanza? Gli strumenti del comunicare di Marshall McLuhan aiutano questo processo di comprensione
C’è poi il discorso reale e finale di questa vicenda: cosa scelgo? Credo che bisognerebbe valutare in base alle esigenze. Nel mio periodo universitario, affidarmi ai libri digitali magari provenienti da altre nazioni mi ha permesso di ridurre l’attesa della spedizione e di poter reperire tanti libri che non avrei potuto consultare, altrimenti. Il kindle, il kobo, o un qualsivoglia oggetto digitale è in grado di fornire tantissimi contenuti. Non cadiamo neppure nel tranello dell’utilizzo in base alla fruizione fuori casa. Quando acquistiamo un ebook reader dovremmo accettarci di usarlo sempre.
Infine, ma non per ultimo, lo smartphone. Purtroppo la retroilluminazione non permette una lettura agevole e prolungata ma è altresì importante tener presente che in un’epoca digitale come la nostra le lettura dei pdf è possibile solo su smartphone, tablet e pc. Gli e-readers non sono stati ancora ottimizzati al meglio per questa funzione. Il mio pensiero è semplice: un lettore legge in qualsiasi condizione e con qualsiasi strumento per la curiosità che muove la sua volontà di acquisire informazioni. Per questa motivazione, mi riservo la lettura su qualsiasi dispositivo e non solo su uno strumento univoco.