La nota serie tv Sex education, disponibile su Netflix, in due stagioni, è pregna di elementi importanti e culturalmente propositivi e innovativi. Soprattutto per le giovani generazioni. Propongo un commento sintetico, sperando di aver colto al meglio le informazioni utili ed importanti.
Otis, il protagonista della serie, è un ragazzo molto maturo e riflessivo per la sua età. Vive con una madre che non incarna nessuno stereotipo. Jean è una terapista sessuale che precisa quanto sia importante avere un rapporto sincero con gli adolescenti ed introdurre sempre il tema della sessualità. Non ha una relazione stabile e si arroga il diritto di essere felice e di non venire intesa solo come casalinga. Il migliore amico di Otis, Erik, è un giovane omosessuale che ha fatto coming out all’età di tredici anni. Maeve, invece, è una femminista ribelle che vive una condizione di precarietà e solitudine.
Attraverso gli insegnamenti di Jean, Otis è riuscito ad apprendere molti concetti ed è in grado di aiutare i suoi compagni anche se sotto compenso economico. Insieme a Maeve, Otis decide di organizzare la clinica del sesso per dispensare consigli.

Le due stagioni di Sex education mi hanno entusiasmata davvero tanto; ho trovato il personaggio di Jean molto calzante per la nostra epoca. Riuscire a trovare un personaggio importante e femminile come lei è impresa ardua. Nonostante ciò i problemi tra madre e figlio non tardano ad arrivare e vengono risolti, spesso, con un dialogo razionale. Maeve è un personaggio altrettanto attraente perché incarna la marginalità, l’apparente forza, ma una vulnerabilità di fondo. La clinica del sesso non è una medicalizzazione della sessualità è piuttosto una forma di cooperazione che porta ad analizzare anche meglio gli altri. In sex education si introducono anche personaggi con disabilità, forme d’ansia, il binge drinking femminile, la dipendenza da droghe, alcol e sesso, revenge porn, l’omofobia; l’autolesionismo di Jackson sottoposto a un costante stress delle performance insegna a percepire il significato di dover arrivare per forza per primi. Il lesbismo, la possibilità di essere cisgender ma vestirsi diversamente. Un mondo di immagini varie e belle da vedere che rilasciano un senso di pace e speranza.