Il valore affettivo di Nicoletta Verna

Il valore affettivo di Nicoletta Verna è un romanzo edito Einaudi appena uscito in libreria. La narrazione pone come protagoniste delle donne che elaborano costantemente il dolore: Bianca, sua madre, Liliana, Stella. Ma anche l’ipocrisia.

Titolo: Il valore affettivo

Autrice: Nicoletta Verna

Editore: Einaudi

Pagine: 304 pagine

Prezzo: 17,10 euro

e-book:9,99 euro

Sinossi:L’esistenza di Bianca si è sbriciolata il giorno in cui, da bambina, ha perduto sua sorella. Stella era pura, onesta, e manteneva le promesse. Ecco perché la sua scomparsa ha macchiato il mondo di colpa. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende, Nicoletta Verna scrive un romanzo familiare nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione. Menzione Speciale della Giuria Premio Calvino 2020. Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla. Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all’apparenza lo venera. Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l’uomo è un mero strumento. Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare.

Recensione Il Valore Affettivo di Nicoletta Verna

Bianca insegue una vita che evidentemente non è la sua. Quando ho iniziato a leggere il valore affettivo mi sono chiesta se avessi voglia di continuare a farlo, la figura della protagonista appariva vuota e scialba. Bianca è una donna che vive nel dolore, rimorso, in una sorta di autocontrollo in cui i rifiuti e le merci la fanno galleggiare. Conteggia minuziosamente gli elementi dei rifiuti, li cataloga. E’ diventata un simulacro stesso del capitale, si annoia e muove i tasselli della sua vita in base alla felicità altrui. Non secondario è il dramma della madre e il padre, sorretti da problematiche forti legate al ai tentati suicidi della donna. Carlo, che sceglie indicandolo come «patrimonio genetico» perché simile alla scomparsa Stella. Il rimorso, lo vedrete successivamente, è il prodotto dell’elaborazione del lutto della sorellina.

L’arma tagliente chiamata verità

Stella scompare in una giornata apatica per colpa di una negligenza e di un temporale, ma la realtà non è mai come viene spiegata. I segreti sono altri. E’ presente anche questa figura liminale di Liliana, segnata dall’handicap, da un amore non corrisposto. Carlo è un uomo eccellente: bello, alto, ricco. Rientra a pieno nello stereotipo che ha deciso di consumare Bianca. La giovane, infatti, partecipa a un programma di bellezza e sogna di diventare madre per uno scopo rigenerativo e per tornare alla vita che lei ha dovuto abbandonare. La verità, però, è sempre suscettibile di interpretazioni. Verna ha scritto un bel romanzo, nella seconda parte l’ho rivalutato molto al punto di piacermi e di volerlo divorare subito. I suoi personaggi sono fragili come la creta, spesso anche cinici. La struttura della prosa si muove tra ricordo e presente e spiega per filo e per segno tutti i fatti che determinano le fratture dei protagonisti.

Voto: 4,2/5

 

 

Informazioni sull'autrice

Classe 1994, da sempre innamorata della conoscenza e della letteratura. Sono appassionata di studi sociologici e della pallacanestro americana.

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