The Falcon and The Winter Soldier è una delle prime serie della cosiddetta fase quattro Marvel che stavo attendendo davvero con ansia e tante aspettative. Un paio di giorni fa ho iniziato a guardare i quattro episodi disponibili su Disney+ e oggi vorrei parlarvi delle mie impressioni. Chiaramente ci troviamo in un periodo post endgame lo si evince chiaramente, perché la narrazione parte dalla consegna dello scudo di Captain America a Falcon. Uno scudo che, purtroppo, Sam non è riuscito a tenere e lo ha dato via. Sappiamo che Falcon ha problemi familiari legati a una crisi economica dovuta alla riconciliazione con le persone scomparse dopo lo schiocco. Una prima nota negativa è questa: spesso la sceneggiatura è molto lunga, anche le sequenze ma si va sempre a intuito e non forniscono delle chiare spiegazioni per chi non ha seguito le tre frasi. Un elemento che poco piace, se si considera che molte persone potrebbero voler approcciare ora al prodotto. La riconciliazione ha destato malumori a chi sulla terra era rimasto e aveva vissuto un periodo da profugo. Infatti si è creato un gruppo di ribelli, di resistenza, formato da supersoldati che cercano delle risposte e una riappropriazione degli spazi. Qui inizia a indagare Falcon seguito da Bucky, incavolato per aver dato via lo scudo. Bucky sta andando in seduta da una psicologa e ha goduto della grazia del presidente. Inoltre, c’è un nuovo Captain America: John Walker.
Che cosa ne penso?
Il mio pensiero è abbastanza positivo sulla serie, ho incontrato diverse perplessità soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi. Per poter sostituire l’Universo Marvel, dei vecchi eroi, si necessita sicuramente di una bella scrittura dei personaggi, di un piano. Alcuni personaggi del passato tornano e si inseriscono bene nella storia, ammesso che si conoscano i loro precedenti. Sam Wilson è abbastanza convincente, ma poco approfondito nell’introspezione. Anche Bucky sembra non trovare una sua posizione. Walker non è adatto per ricoprire il ruolo di Captain America, credo che il suo futuro sia diverso. Ho avuto anche l’impressione di un film spezzato, non c’è quella vera chimica della serie tv che crea un engagement e una serialità. Spero che queste mancanze le compensino in futuro, per creare un prodotto all’altezza. Vedremo nelle prossime puntate come evolverà la questione. Mi piace la vena politica che è stata data, con il comitato globale di ritorno. Andrebbe solo sviluppato meglio. Cosa consiglio? Sicuramente, non è un prodotto da buttare tuttavia ho delle riserve.