Il buio oltre la siepe è un libro che lascia interdetti, con l’amaro in bocca. E’ stato scritto da una grande penna letteraria, la scrittrice americana Harper Lee. Una donna che si è occupata di casi di cronaca nera ed è stata in contatto con l’amico e scrittore Truman Capote, autore dell’opera A sangue freddo di cui ho parlato tempo fa. Non capisco perché non ho pubblicato una recensione, mi è tornato in mente soltanto qualche ora fa studiando un caso per criminologia.
Informazione del libro: Il buio oltre la siepe di Harper Lee
Titolo: Il buio oltre la siepe
Autrice: Harper Lee
Editore: Feltrinelli
Pagine: 352
Trama del libro: In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l’avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma l’uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l’episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant’anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c’è americano che non l’abbia letto da bambino o da adolescente e che non l’abbia consigliato a figli e nipoti.
Recensione del libro
Leggere Il buio oltre la siepe significa fare molti passi indietro e interfacciarsi con un’America squarciata profondamente dalla lama del razzismo. Non un evento passato, ma un movimento costante come quello del Ku Klux Klan— che opera indisturbato in più epoche. In quei periodi, nonostante i detective vivono anche casi criminologici importanti, in cui i neri non sono presenti, c’è l’abitudine di attribuire le atrocità ad una comunità ampia ma ridotta al silenzio. Lo sa bene l’avvocato Atticus che si trova a difendere un uomo, accusato di aver stuprato una ragazza in una piccola contea dell’Alabama. Le prove scarseggiano, non ci sono indizi ma l’accusa cerca di incriminare in tutti i modi possibili, senza moventi, un ragazzo nero. L’avvocato Atticus Finch non è d’accordo con il processo in atto e crede che il dibattimento rappresenti solo un modo per incriminare l’ennesima persona di colore negli Stati Uniti.
Non colpevole
Il contesto cui si riferisce la scrittrice, nativa dell’Alabama, è una realtà degli anni trenta subordinate ad eccessive mattanze e violenze inspiegabili. Si dà per scontato ciò che non è reale e non può essere provato. Per l’avvocato non si tratta di una causa qualsiasi, ma è convinto di dover agire per un futuro più giusto e con meno disparità. Ci sono dei dialoghi con la figlia molto belli e significativi, Il buio oltre la siepe è un romanzo che rimane nell’anima di chi lo legge. E’ attuale, doloroso e desta rabbia ancora oggi.
Scout segue le orme del padre e gli domanda passo per passo perché agisce in quel modo e cosa significhi salvare un innocente. La piccola Finch non è una signorina come le altre e utilizza un linguaggio franco e colorito. I bianchi di Maycomb sono sopraffatti da un odio smisurato e cercano di lavare con la punizione delle colpe che non hanno macchie. Si entra in contraddizione con una vera e propria comunità incapace di guardare oltre il provincialismo. Alcune frasi, nel testo, mettono i brividi per quanto siano prive di fondamento o vuote. Sicuramente, cattive e crudeli. Lo stile di scrittura regala ancora più significato alla vicenda, infatti è la piccola Scout a narrare al lettore cosa sta accadendo.
L’odio di Maycomb
Nella trasposizione cinematografica del 1962 del regista Robert Mulligan è possibile vedere e riassumere le gesta di Atticus nella splendida partecipazione al ruolo dell’attore Gregory Peck. E’ un film molto apprezzato e accurato, seguito anche da Harper Lee. Il romanzo vuole tramandare il messaggio della colpevolezza assoluta, di come sentimenti di odio portino alla morte gli innocenti. L’autore della violenza è un uomo qualunque, della stessa Maycomb, ma creare il profilo perfetto del criminale esterno, endemico, risulta meno doloroso da mandare giù. Il buio oltre la siepe è un libro che si consuma di generazione in generazione, avendo sempre qualcosa da raccontare.
Voto: 5/5