Cavalli elettrici è il romanzo d’esordio dell’autrice statunitense Shannon Pufahl. Professoressa alla prestigiosa Stanford University della California è autrice di un romanzo americano post western, come mi piace definirlo. Inoltre, sono certa che c’è anche una parte di memoir all’interno del libro. Finalmente, un romanzo scritto da una donna che racconta un’America inedita e irresistibile. L’edizione è curata da Clichy.

Titolo: Cavalli Elettrici
Autrice: Shannon Pufahl
Editore: Clichy
Pagine: 416
Sinossi: Un viaggio lungo le seducenti e pericolose strade del West americano del dopoguerra, due storie d’amore e di segreti che si intrecciano dalle campagne del Kansas alle spiagge della California, dalle notti di Las Vegas alle illusioni di Tijuana. Muriel, giovane e irrequieta, si ritrova trapiantata a San Diego con il marito Lee. Nella tavola calda in cui lavora origlia ex fantini e allenatori dell’ippodromo di Del Mar, dove inizia a sgattaiolare imparando il linguaggio dei cavalli e del rischio. Julius, il fratello di Lee, trova lavoro in un casinò di Las Vegas, dal cui tetto i turisti scrutano i test atomici. Qua si innamora di Henry, un baro di carte: e quando questi dovrà scappare, Julius lo inseguirà fino alla pancia di Tijuana. Finalista del Premio Letterario Lambda 2020.
Un’America inedita
Cavalli Elettrici è uno di quei romanzi americani che entra subito nell’anima dei lettori. Complice un’America suggestiva, rurale e post-urbana. Dei protagonisti profondi e incavi, ma soprattutto una prosa sincera e pungente. Ho sottolineato praticamente tutto il testo, appuntando e lasciando note di percorso lungo le pagine. E’ un qualcosa di cui, onestamente, avevo quasi perso la consuetudine. I protagonisti della storia sono due: Muriel e Julius. La prima è sposata con il fratello di Julius, Lee, in procinto di trasferirsi dalle campagne torride del Kansas alla bellissima San Diego in California. Non posseggono una casa, il marito vorrebbe che Muriel le cedesse la quota dell’abitazione d’infanzia per poter acquistare un terreno suggestivo e avere una bella casa longeva.
Della prima protagonista sappiamo che ha perso la madre e si è accontentata di un matrimonio quasi naturalmente costruito, nonostante rispetti molto Lee e lui la supporti in diverse occasioni. E’ una donna che si dà da fare e vive in un contesto maschile che è quello di un bar in cui avvengono le scommesse dei cavalli. Shannon Pufahl ha descritto minuziosamente come avviene il gioco d’azzardo sui cavalli ed è complice anche un’ottima traduzione che inserisce, tra le note a piè di pagina, tutti i dettagli utili alla comprensione.
Scommesse tra amore e fortuna
Questo punto mi porta a credere, come si evince nella nota autobiografica di presentazione, che l’autrice ha inserito anche esperienze di vita rielaborate all’interno del romanzo. I luoghi sono inediti perché è difficile trovare degli scritti su marinai o personaggi che si relazionano con il mare. Nella consuetudine americana, è più comune trovare scritti sulle realtà rurali “di terra”. Pufahl descrive non solo il rapporto amoroso tra Lee e Shannon, ma si sofferma anche su una bellissima storia d’amore omosessuale tra Henry e Julius. Il loro rapporto è sconvolgente, c’è una costruzione del romanticismo minuziosa, attenta, ma mai meno cruda. Tutto si gioca sulla realtà e si confronta con la vita quotidiana. Con la mancata accettazione di Julius dell’omosessualità, su momenti spontanei di passione vissuti in anguste stanze d’albergo tra un gioco d’azzardo e l’altro. Una metafora della vita sul rilanciare e puntare nuovamente.
Parole in sospeso
Lee sogna un futuro con suo fratello e sua moglie, lo ha deciso e stabilito attraversando i mari giapponesi e tenendo fede a una promessa che si è imposto. Ma il fratello non è dello stesso avviso e decide di partire e allontanarsi. Qui incontra il grande amore per Henry, si abbandona al gioco d’azzardo e alle scelte sbagliate. Ho apprezzato Cavalli Elettrici perché il lieto fine non è mai raggiungibile subito, nella scrittura l’autrice è molto reale. Racconta l’amarezza di alcune esistenze, l’impossibilità di trovare un luogo e un tempo. Ci sono anche tante donne eccezionali come Gail e Sandra che aiutano la protagonista a interpretare il suo rapporto con Lee. Tutti i personaggi presentati hanno un’introspezione interessante e lasciano qualcosa alla lettrice.
Voto: 5/5