La paziente silenziosa di Alex Michaelides è stato un consiglio ricorrente tra i miei contatti letterari. Per gusti e per trama, ho preferito leggere prima Le vergini che aveva ricevuto pochi consensi e negativi. La scrittura dell’autore la gradisco, lo trovo puntuale nell’esposizione trattandosi perlopiù di thriller e romanzi psicologici. Anche il romanzo di cui vi parlo ora mi è piaciuto.
Titolo: La paziente silenziosa
Autore: Alex Michaelides
Editore: Einaudi
Pagine: 352 pagine
Prezzo: 11,87 euro
e-book: 7,99 euro
Sinossi: Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un’artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco la donna ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio.
Recensione “La paziente silenziosa” di Alex Michaelides
Theo Faber è uno psicologo esperto che decide di lavorare con una paziente che ha commesso un omicidio terribile, cruento ed inspiegabile ai danni del marito. La dinamica è poco chiara, sembra che il matrimonio tra i due non avesse ombre né problemi gravi eppure Alicia, artista dalle doti inestimabili, dopo l’omicidio non parla più. E’ ritenuta una paziente scomoda e poco loquace. Lo psicologo criminale è convinto che non bisogna desistere con lei ma vorrebbe instaurare un rapporto per aiutarla. Michaelides è spregevole nell’utilizzare il rapporto tra medico e paziente, mai lineare e pieno di insidie. Riesce a creare un alone di mistero attorno a tutti i personaggi con un senso di angoscia e non con il classico sospetto. Le sue trame non sono scontate e non cadono in cliché banali o facilmente intuibili, soprattutto in questo caso. Anche in questo romanzo attorno al mistero aleggia la figura della mitologia greca, soprattutto l’Alcesti che verte sul sacrificio e l’abbandono in amore.
Il controtransfert
La paziente silenziosa non sviscera solo la dinamica dell’omicidio, interroga anche il personale della clinica in cui è reclusa la paziente. Lo fa in modo minuzioso, alimentando ulteriori sospetti. Ma sono quelle poche sedute che si consumano tra le pagine a chiarire il rapporto dello psicologo con la paziente e non viceversa. Michaelides racconta esperienze e emozioni terrificanti avvicinando la malattia come forma di deviazione e distorsione a tutti, quindi eliminando lo stigma da chi la porta con sfortuna. Consiglio la lettura di questo romanzo perché lo trovo in linea con tanti gusti letterari, partendo dal thriller al romanzo che si concentra sull’animo dei protagonisti. Non vedo l’ora di leggere altro su quest’autore spero che pubblichi al più presto.
Voto: 5/5