21 lezioni per il XXI secolo: un libro attuale- Recensione

ventuno lezioni

Yuval Noah Harari è una personalità ascoltata, studiata, attenzionata dalla critica letteraria per la quantità di dati e informazioni precise che affronta con lucidità il nostro tempo. Il cambiamento climatico, le conseguenze della tecnologia, il permeare dei media nella vita delle persone attraverso l’informazione pubblica sono tutti concetti che ritornano a ronzare nelle nostre menti. Molte informazioni, afferma l’autore, sono irrilevanti.


ventuno lezioni

 

Titolo: 21 lezioni per il XXI secolo

Autore: Yuval Noah Harari

Editore: Bompiani

Pagine: 490 pagine

Prezzo: 15,20 euro; e-book: 9,99 euro

Sinossi:

In un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, la lucidità è potere. La censura non opera bloccando il flusso di informazioni, ma inondando le persone di disinformazione e distrazioni. “21 lezioni per il XXI secolo” si fa largo in queste acque torbide e affronta alcune delle questioni più urgenti dell’agenda globale contemporanea. Perché la democrazia liberale è in crisi? Dio è tornato? Sta per scoppiare una nuova guerra mondiale? Che cosa significa l’ascesa di Donald Trump? Che cosa si può fare per contrastare l’epidemia di notizie false? Quali civiltà domineranno il pianeta: l’Occidente, la Cina, l’islam? L’Europa deve tenere le porte aperte ai migranti? Il nazionalismo può risolvere i problemi causati dalla disuguaglianza e dai cambiamenti climatici? In che modo potremo difenderci dal terrorismo? Che cosa dobbiamo insegnare ai nostri figli? Miliardi di noi possono a stento permettersi il lusso di approfondire queste domande, perché siamo pressati da ben altre urgenze: lavorare, prenderci cura dei figli o dare assistenza ai genitori anziani. Purtroppo la storia non fa sconti. Se il futuro dell’umanità viene deciso in vostra assenza, poiché siete troppo occupati a dar da mangiare e a vestire i vostri figli, voi e loro ne subirete comunque le conseguenze. Certo è parecchio ingiusto; ma chi ha mai detto che la storia è giusta? Un libro non può dare alla gente né cibo né vestiti, ma può fare e offrire un po’ di chiarezza, contribuendo ad appianare le differenze nel gioco globale. Se questo libro servirà ad aggiungere al dibattito sul futuro della nostra specie anche solo un ristretto gruppo di persone, allora avrà raggiunto il suo scopo.

Che cosa possiamo imparare dal passato?

Yuval Noah Harari docente dell’università di Gerusalemme nei suoi articoli e pubblicazioni pone al centro del dibattito delle riflessioni acute sul nostro modo di vita. Per farlo utilizza la storia, la filosofia, discorsi sociologici e metafisici di ampio respiro. In ventuno lezioni per il ventunesimo secolo, i lettori e le lettrici compiono un viaggio verso un passato che coincide con il presente e le nuove sfide cui la vita ci sottopone. Un passato che traccia le gesta dell’uomo all’inizio della sua vita sulla terra, riprendendo Sapiens. Da animali a dei, confrontandosi però con un doloroso presente. Harari intende occuparsi del presente, dell’immediato futuro, con una preoccupazione quanto mai attuale. Non vi è specificità di sguardo, una società piuttosto che un’altra, lo sguardo e globale e standardizzato. Attraverso il passato, il nostro presente è segnato. Determinato storicamente, per dirla con Marx e Engels. In una breve storia dell’umanità è possibile capire la nostra direzione o lo sguardo futuro sul mondo? A differenza di tanti errori che sono stati commessi, l’autore è convinto che generalizzare su ogni aspetto delle società induce a un errore grave e mistificante. Ogni singolo episodio che desta preoccupazione, possiede una chiave di lettura specifica e mai univoca. Così gli standard e le specificità si trovano a combattere contro pronostici mai precisi e sfide globali di urgenza planetaria. Il cambiamento climatico è l’emblema della discussione.

Una sfida comune

I sociologi, gli scienziati, i filosofi e gli storici hanno l’onere di leggere la storia attraverso dati e fatti, analizzare e provare a discutere sul futuro imminente. Non è un compito né semplice né esatto, eppure Harari coglie tutti gli aspetti importanti che offrono una chiave di lettura. Se è vero che la specificità non può essere messa da parte, anche la globalizzazione e i comportamenti delle nostre azioni nei vari comparti economici hanno dei rischi. Le nostre vite incrociano la presenza di informazioni, dati, il nostro essere in digitale e l’autore si sofferma espressamente sull’importanza dei big data nel futuro. In ventuno lezioni per il XXI secolo le informazioni attendibili,  la cooperazione sociale e la ripartenza sono le tematiche che permettono di scongiurare la negatività.

 

 

 

 

Informazioni sull'autrice

Classe 1994, da sempre innamorata della conoscenza e della letteratura. Sono appassionata di studi sociologici e della pallacanestro americana.

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