Il finale
L’episodio 7 ha lasciato l’amaro negli spettatori e l’attesa è stata terribile. Mike, Jonathan, Will e Argyle compongono la mappa per ritrovare Eleven. Max, Lucas, Erika, Eddie, Robin, Steve e Dustin escogitano un piano per attaccare Vecna sia dal sottosopra che nell’attuale Hawkins. Max propone di fare da esca e viene individuata attraverso la connessione mentale da Eleven che allerta gli altri sulla pericolosità del piano. Nel frattempo, Hopper e Joyce, insieme a Enzo, Murray e l’altro russo cercano di scappare ma non riescono a mettersi in contatto con i ragazzi di Hawkins. La divisione in gruppi è stata da un lato un bene, dall’altro ha creato degli interminabili approfondimenti su alcuni membri. Qualcuno si è lamentato della lunghezza di volume 1; non è eccessivamente lento e lungo, però questo volume 2 non è stato in grado di afferrare tutte le trame lasciate in sospeso. La narrazione in Russia risulta ridondante, anche se Joyce e Hopper sono cruciali nell’intervento contro Vecna, pur non essendo a conoscenza della situazione, risulta troppo lungo. Episodio otto ha degli interminabili dialoghi, troppo pesanti e inutili. L’azione vera e propria su Vecna si riduce all’osso nell’ultimo episodio della serie, terminando poi in una risoluzione sbrigativa per introdurre la prossima minaccia dell’ultima stagione. Sappiamo che nella quinta stagione ci sarà uno stacco temporale notevole. A quanto pare, la trama lascia presagire che Vecna è stato l’artefice delle malefatte di ogni stagione, il vero nemico, eppure stento a crederlo.
I personaggi
Vorrei commentare la presenza di ogni personaggio, così da riflettere non sulla trama e gli avvenimenti ma sugli anelli che hanno permesso l’azione. Alcuni hanno subito un notevole cambiamento, altri sono stati piatti e poco significativi.
- Argyle: Lo abbiamo conosciuto in questa stagione, importante perché ha un furgoncino iconico della pizza che serve al gruppo di Jonathan per trovare Eleven. Un personaggio fuori luogo, anche simpatico, ma che dopo un paio di battute diventa monotono e fastidioso. Non lo avrei promosso per una futura stagione.
- Jonathan: E’ un personaggio che sembra avere solo due dimensioni o si occupa troppo di Will o lo lascia in pace per un’intera stagione, anche nel momento del bisogno, salvo intervenire negli ultimi due o tre minuti. Non risolve le sue questioni e non le affronta, ma a differenza di altri commenti che ho letto credo che la sua natura non sia uscita ancora del tutto. Ha bisogno di maturare ed emergere, risolvendo i problemi con Nancy.
- Will: In questa stagione non è stato in grado di aiutare il gruppo in alcun modo come bambino che ha subìto il sottosopra. Ma è uscita la sua disponibilità ad ascoltare e aiutare gli altri. Lo ha fatto con Eleven e con Mike, per la prima volta è stato lui a osservare il fratello e a incoraggiarlo. Sono ancora convinta che lui sia un anello importante per il sottosopra e che taccia su questioni importanti. Il famoso coming out non è pervenuto, forse nella prossima stagione?
- Mike: E’ uno dei personaggi che è rimasto di più se stesso. Non esita ad accorrere per salvare i suoi amici, soprattutto Eleven. Ammira Eddie Munson, continua a coltivare le sue passioni senza retrocedere mai un attimo. Non abbandona il suo modo di essere, rimane fedele al suo pensiero. Emerge anche il suo lato triste, tipicamente adolescenziale, eppure anche se lo hanno tenuto da parte è riuscito a dare un forte impatto finale. Il mio personaggio preferito della serie.
- Eleven: Per la prima volta conosciamo El anche come Jane. Soffre la mancanza di Mike, fatica ad ambientarsi nella nuova scuola e nella nuova famiglia perché ha perso Hopper. E’ bullizzata, cerca un percorso interiore per aggrapparsi alla normalità e fatica ad essere percepita come una supereroina. In questa stagione, Stranger Things l’ha resa meno sovrannaturale e più umana, con tutti i problemi che questa condizione comporta. E’ stata eccezionale l’interpretazione di Brown, legata a Vecna. Con l’apparente morte di uno dei personaggi principale, Eleven è chiamata a rispondere dei suoi sentimenti; questa volta non è riuscita a salvare tutti. E’ un fardello troppo grande da portare sulle spalle che restituisce la fallibilità degli eroi.
- Max: Nel volume 1 l’avevamo lasciata cupa e ancora addolorata per la morte del fratello. E’ l’unico personaggio spigoloso, cupo, della serie. Sadie Sink ha saputo donare al personaggio tutta l’eccezionalità degli eventi, la drammaticità e il rischio di perdere tutto. C’è stata una risoluzione su tutto, sulla sua complessità. C’è ancora poco da dire su di lei. Miglior personaggio femminile della stagione.
- Nancy: Senza Jonathan e una presenza maschile che la guida, Nancy Wheeler cresce esponenzialmente a livello emotivo. Non è mai esitante, sempre coraggiosa, mette da parte le problematiche passate con Steve e anche quelle del presente con l’attuale fidanzato. L’evoluzione del personaggio è positiva ed è stata la migliore stagione per lei.
- Lucas: Un personaggio che ha poco da dire. Lo abbiamo visto abbandonare gli amici per diventare popolare, cerca di riprendere il rapporto interrotto con Max ma non è mai uscito il suo modo di pensare e agire. E’ smussato dalla squadra di basket o dal vecchio gruppo. Avrei eliminato lui come personaggio principale, non ha più nulla da dire.
- Dustin: Altro membro dell’Hellfire club che, a differenza di Mike, ha subito un’incredibile crescita. Non ascolta più solo Steve, ma è lui a suggerire come agire o a interpretare alcune situazioni. Si distacca dalla fidanzata, anche se ammira Munson, emerge la sua individualità più di tutto. E’ un personaggio immancabile all’interno della serie, per questo è molto amato.
- Robin: E’ stata un po’ fiacca nel primo volume, emerge la sua vulnerabilità e tensione nel volume due. Continua ad affrontare le sue paure e vive la sua omosessualità con la paura di dichiararsi a qualcuna. Salda il legame con Steve e crea un’intesa amichevole con Nancy. Ma è anche centrale come supporto al gruppo, nonostante questa non sia stata proprio la sua stagione.
- Steve: Non è più spavaldo e non ritiene di essere al centro dell’attenzione. Anche se è troppo tardi, appare come figura di guida in senso più amichevole e meno da babysitting. Capisce gli errori fatti con Nancy e continua ad amarla, anche se questa storyline è rimasta appesa. Dopo ore e ore di montaggio, lasciamo i personaggi così? Una nota molto negativa anche per questo personaggio.
- Eddie Munson: Il vero personaggio nuovo della serie. Sappiamo che è un ragazzo poco agiato, vive con suo zio in un quartiere di camper e case di fortuna. Fuma qua e là, suona metal ed è stato bocciato. E’ Il master di D&D ed è ammirato da Dustin e Mike . Segretamente, ha una cotta per Chrissy e cerca di aiutarla. Nel primo volume è un ragazzo abbandonato, stigmatizzato per la musica che ascolta e per il satanic panic che ruota attorno a Dungeons and Dragons. Eppure è un ragazzo sensibile, osserva in silenzio e cerca disperatamente di far capire agli altri che ha tanto da offrire. Dustin questi pregi li nota e li esalta. Hanno deciso di ucciderlo, si sapeva, per quest’ultimo sacrificio da compiere per dimostrare di non essere più il ragazzo timoroso del primo volume. Una morte ridicola, a mio avviso, neppure funzionale alla squadra. Non è un deus ex machina, sembra uno che muore a caso per fare qualcosa di buono nella vita. Non hanno saputo costruire una vita degna, continua anche a portare sulle spalle il fardello dello stigma. Non importa se Dustin lo ha visto e lo dice agli altri, la possibilità doveva averla in vita prendendo il diploma e partecipando attivamente alla quinta stagione. Il miglior personaggio dell’intera serie, scritto bene all’inizio e bruciato inutilmente come un cerino. A che serve far morire una persona che si sacrifica quando Dustin è già salvo? Non la supererò mai. Delusione cosmica. Il minutaggio di volume 1 con Chrissy avrebbe potuto aprire una sottotrama interessante e creare una nuova coppia in profondità. Ma non hanno saputo interpretare ciò che avevano tra le mani ed entrambi sono stati eliminati ingiustamente.
- Erika: La vera rivelazione di questa stagione. L’attrice è davvero molto brava è un personaggio che si collega bene con tutti i gruppi e ha tanto da dire. Scritto meglio e più imponente di Lucas.
- Joyce e Hopper: Un po’ piatti in questa stagione, si fanno da parte risolvendo le questioni in Russia.
Le somme finali
Il volume 1 della quarta stagione per me è stato eccezionale. L’aggiunta di Eddie e Chrissy ha creato quell’aura misteriosa su una serie che sta andando verso la direzione dell’horror e non solo dell’avventura. L’introduzione di Vecna ha regalato momenti di tensione e terrore e il personaggio è stato caratterizzato benissimo, legato alla vecchia conoscenza di Hawkins e dei laboratori. Anche la relazione che intercorre tra Vecna e Eleven è stata una dei momenti più belli della serie. Le terrificanti azioni su di loro da parte di Papa li rendono forti e vulnerabili al contempo. Come ho detto in precedenza, dubito che Vecna sia il boss finale e la penso come Dustin. Questo secondo volume è stato un po’ fiacco, pieno di dialoghi e scene che hanno poco senso e non sono funzionali. Se nella prima avevo apprezzato un po’ la lunghezza, nel secondo mi chiedo a cosa sia servito indugiare sulla questione Russia e ridurre il finale negli ultimi trenta o quaranta minuti dell’ultimo episodio. La relazione Steve/Jonathan/Nancy lasciata al caso e Max non si sa bene cosa farà o qual è il progetto per lei. La morte di Eddie è stata inutile, assolutamente insignificante avrebbero anche potuto confermarla ma almeno scritta in modo decente. Diciamo che ci sono tanti alti e bassi, non perfetti. Ma, in definitiva, Stranger Things rimane una delle più belle serie tv degli ultimi anni.
Gli elementi apprezzabili della serie
Il volume 2 della stagione ha regalato dei momenti musicali emozionanti: lo spettacolo del sottosopra con i Metallica di Eddie Munson, ancora una volta Kate Bush e tutti i suoni inseriti all’interno dei momenti più significativi. Separate Ways che accompagna i gruppi allo scontro finale, il terrificante confronto con Vecna. Costumi e musiche sono da plauso.
stato un po’ fiacco, pieno di dialoghi