Spulciando nei libri indicati della selezione di Unlimited ho trovato un incipit di un romanzo indipendente che mi ha colpito. Questo avvenimento, maturato meno di due giorni fa, con almeno cinquecento pagine di narrazione è terminato ieri notte. La dice lunga su quanto mi sia piaciuto Il mio tutto di di Chiara Zaccardi.
Titolo: Il mio tutto
Autore: Chiara Zaccardi
Editore: Bibliotheka
Prezzo: 17,10 (gratuito su Kindle Unlimited)
Pagine: 574
Trama: “Come si fa quando non riesci a stare insieme a una persona ma non riesci nemmeno a stare senza?”. Davide se lo chiede dal momento in cui ha conosciuto Cristian. A sedici anni arriva in una nuova scuola, a Parma, e si fa subito notare: ama disegnare e non nasconde di essere gay. Per questo viene preso di mira da alcuni compagni. Emarginato dai coetanei, si sfoga procurandosi ferite sul corpo e dipingendo quadri che nasconde nell’armadio. Il leader dei bulli è il campione di nuoto della scuola: fisico atletico, occhi azzurri magnetici e un sorriso spietato. Il leader dei bulli è Cristian e sta con la ragazza più popolare dell’istituto. Cristian detesta Davide. Almeno finché non lo bacia. Il loro è il primo grande amore, giovane, intenso, tanto inaspettato quanto assoluto. Cristian si scopre indifeso davanti a un desiderio inarrestabile, senza mezze misure, e non sa come affrontarlo. Abbandonarsi a un sentimento che lo rende diverso o respingerlo? Ammettere che le fragilità di Davide sono un po’ anche le sue o usarle per allontanarlo? Una scelta indolore non sembra esistere, perché l’amore non ha sesso, né limiti, e sa essere implacabile. Entrambi i ragazzi scopriranno che per essere felici è necessario, talvolta, correre dei rischi.
Recensione: Il mio tutto
Il mio tutto parla dell’indifferenza di una scuola, istituzione che millanta protezione, educazione e solidarietà ma che spesso si gira dall’altro lato incapace di proteggere realmente i suoi studenti. Questa storia è un esempio di come molti studenti si sentano soli e tra queste vittime c’è lo stesso Cristian. Vivere una vita mascherata in una sorta di farsa, per la paura di non essere capiti né accettati, è un fardello di cui sono responsabili gli adulti e l’istituzione scolastica. Ci sono atti gravi, che si verificano a cadenza regolare, proprio in quell’ambito di protezione che dovrebbe essere la scuola. Nessun docente né un’autorità o famiglia interviene. Così i ruoli si mescolano e i ragazzi sono costretti a fare gli adulti. Alcuni personaggi secondari riescono a fare da collante e si dimostrano non solo sensibili o empatici, anche in grado di capire la consistenza delle varie situazioni da affrontare. I protagonisti del romanzo sono i giovani della nostra società, tantissime storie di solitudine e confusione abitano tra le pagine di questo libro. Un altro tema, forse quello centrale, risulta essere l’amore. Questi due ragazzi si innamorano perdutamente e vanno incontro a tantissimi problemi delicati ma sono l’uno l’ancora dell’altro. Non mi commuovevo per un libro da tantissimo tempo. Ho letteralmente divorato il romanzo in due notti. Chiara Zaccardi è un’autrice davvero brava nella narrazione e nella scrittura. Possiede un dono delicato, mi riferisco alle parti romantiche e passionali, o ai momenti di difficoltà dei personaggi. Spero di leggere altri lavori dell’autrice in futuro.